Lo storytelling digitale è diventato uno strumento di intervento educativo, ma anche una leva fondamentale per generare cambiamento sociale e culturale, non solo per raccontarlo. Il caso del podcast Tits Up!
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Parlare di sé e della propria attività è un fattore di fondamentale importanza per le aziende come per le persone. Ma se narrare è un’esperienza innata nel genere umano, questo di certo non basta. Per diventare storyteller è necessario perfezionarsi e svolgere un lungo percorso di studi e di pratica
Se un tempo la competizione si svolgeva sulla qualità e sul prezzo, oggi lo storytelling è il nuovo terreno di sfida: in un mondo in cui infinite scelte sono disponibili in pochi click, il significato è una frontiera ancora tutta da esplorare
Curiosità, capacità organizzativa, flessibilità, conoscenza dei territori e storytelling: queste le skill del mestiere. Poi, oggi più che mai, spiega Pierpaolo di Nardo, pioniere del settore, bisogna anche essere un po’ “psicologi” dei nostri clienti
Abbiamo tutti bisogno di raccontare. Lo storytelling però è più di un racconto: è un’organizzazione di pensiero e di vita che permette alle aziende e ai singoli di incrementare il proprio capitale narrativo. Come spiega Andrea Fontana, pioniere dello storytelling in Italia
Secondo lo studio “Global Workforce of the Future” di The Adecco Group, in Italia solo l’8 % dei white collar teme di perdere il lavoro a causa dell’IA. Ma il 53% richiede percorsi di upskilling e reskilling dedicati
Come sono cambiate le abitudini dei consumatori negli ultimi anni? In che modo le aziende italiane hanno saputo superare gli anni della pandemia, rinnovandosi e crescendo? Ne parla Francesco Morace, sociologo e fondatore di Future Concept Lab
All’overtourism, un modo di viaggiare irresponsabile, che distrugge i luoghi, oggi si contrappongono diverse forme di turismo sostenibile che non cannibalizzano le destinazioni ma, al contrario, ne valorizzano le particolarità. Che cosa sono gli ecomusei e che ruolo hanno in questo contesto?