A fronte della loro crescente pervasività a tutti i livelli, i social network stanno dando vita a un grande numero di nuove professionalità: dal Gif designer al TikTok manager, ecco alcuni dei mestieri del futuro
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Come uscire dall’ingorgo di continui input e diversificare i nostri consumi media-culturali? Ecco qualche regola
Dimenticatevi pure nel cassetto il vecchio curriculum (e pure la sua versione in formato europeo): ora la ricerca di personale va in un’altra direzione
Arrivista, arrogante e nemmeno troppo geniale: è questa l’opinione che molti hanno del manager. Eppure sembra essere l’unico capace di far spiccare il volo al canarino blu
L’idea per l’applicazione che ha fatto la sua fortuna gli è venuta durante un viaggio in Messico. I nomi dei filtri? Si riferiscono tutti a luoghi e liquori
è lei l’anima finanziaria del social network, ma anche il volto più amato dagli utenti: una manager potentissima che ha fatto della vulnerabilità la sua carta vincente
Negli ultimi quattro anni il ruolo di Chiara Ferragni & Co. è diventato centrale per i brand alla ricerca di nuovi possibili clienti. Un mercato che cresce al ritmo di un miliardo di dollari l’anno e che ha imparato a riconosce i fake.
A dieci anni dallo scoppio della crisi ci sono professioni molto diffuse che non esistevano prima del 2007. Altri mestieri, invece, soprattutto nell’artigianato, stanno scomparendo del tutto
Sempre più numerosi i CEO che utilizzano le piattaforme social come strumento di digital reputation
Secondo lo studio “Global Workforce of the Future” di The Adecco Group, in Italia solo l’8 % dei white collar teme di perdere il lavoro a causa dell’IA. Ma il 53% richiede percorsi di upskilling e reskilling dedicati
In un momento in cui i ritmi sono sempre più pressanti, dovremmo tutti riappropriarci del significato più profondo di ciò che ci circonda per vivere giorni meno caotici e riscoprire la centralità dei valori. È questa la ricetta per essere più felici che ci suggerisce Carlo Petrini. Approfondiamo il tema nella nostra video-intervista
All’overtourism, un modo di viaggiare irresponsabile, che distrugge i luoghi, oggi si contrappongono diverse forme di turismo sostenibile che non cannibalizzano le destinazioni ma, al contrario, ne valorizzano le particolarità. Che cosa sono gli ecomusei e che ruolo hanno in questo contesto?