Nel Gruppo Loccioni ogni anno mille studenti neodiplomati o neolaureati si formano in azienda: Orientare i ragazzi verso il futuro significa disseminare valore
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Parla la preside del Liceo Malpighi di Bologna, una delle realtà più attive nel mettere in contatto mondo della formazione e delle imprese: Nel nostro liceo 150 aziende coinvolte e tutte esperienze significative
è una modalità molto poco utilizzata, sinora, ma efficace: lo studente è pagato, ha un contratto e svolge parte del suo percorso di studi in azienda. Gallo (The Adecco Group): è un sistema che funziona, stiamo facendo progetti interessanti
Negli Usa sono più di 4mila, in Italia quaranta. Sono i campus aziendali, nati per dare una formazione tailor made ai propri dipendenti e diventati un asse strategico di innovazione
Cinque istituti superiori hanno superato le selezioni internazionali e sono entrate nella rete globale delle scuole changemaker di Ashoka
Trecento centri di formazione professionale hanno sperimentato per la prima volta in Italia il sistema duale. Il bilancio è positivo, quindi ora si passa alla stabilizzazione
Gestire lo stress, riconoscere e risolvere un conflitto, chiedere aiuto: sono competenze che non esistono nei curriculum, ma che per le imprese sono fondamentali. Come riconoscerle, valutarle, formarle è la sfida di candidati e valutatori
Esperienze di collaborazione tra il mondo digitale e il mondo dell’automazione
In Italia il mismatch fra mondo produttivo e scuola è ancora troppo elevato. Ma il vento sta cambiando: nell’anno scolastico 2015/16 il 45,8% degli studenti di terza, quarta e quinta superiore ha fatto esperienza di alternanza, contro il 18,5% dell’anno prima
Secondo lo studio “Global Workforce of the Future” di The Adecco Group, in Italia solo l’8 % dei white collar teme di perdere il lavoro a causa dell’IA. Ma il 53% richiede percorsi di upskilling e reskilling dedicati
In un momento in cui i ritmi sono sempre più pressanti, dovremmo tutti riappropriarci del significato più profondo di ciò che ci circonda per vivere giorni meno caotici e riscoprire la centralità dei valori. È questa la ricetta per essere più felici che ci suggerisce Carlo Petrini. Approfondiamo il tema nella nostra video-intervista
All’overtourism, un modo di viaggiare irresponsabile, che distrugge i luoghi, oggi si contrappongono diverse forme di turismo sostenibile che non cannibalizzano le destinazioni ma, al contrario, ne valorizzano le particolarità. Che cosa sono gli ecomusei e che ruolo hanno in questo contesto?