È uno degli strumenti previsti dal Pnrr e servirà per rimodulare e potenziare la formazione dei lavoratori. Con il nuovo provvedimento il governo vuole riorganizzare l’aggiornamento dei lavoratori in transizione e dei disoccupati, di giovani e anziani, cassintegrati e Neet
reskilling
Il piano GOL vale quasi 5 miliardi di euro, ma a essere decisivi saranno soprattutto i programmi regionali. Bisognerà creare nuovi partenariati pubblico-privato, coinvolgendo anche agenzie private e università
Secondo uno studio di McKinsey in otto diversi Paesi, il mondo del lavoro dopo la pandemia è destinato a cambiare in maniera ancora più rapida rispetto a quanto preventivato. Da qui al 2030, fino a 100 milioni di persone dovranno trovare un impiego diverso dal proprio, acquisendo nuove e più sofisticate competenze per poter rimanere appetibili sul mercato
La pandemia ha modificato il lessico del lavoro: sono stati introdotti nuovi termini e alcune parole hanno acquisito sfumature diverse.
La quarantena ha offerto la possibilità di seguire corsi di formazione online: qualcuno ha trasformato una passione in lavoro o è riuscito a far svoltare la propria attività
Parla l’amministratore delegato di Cisco Italia: Il ripensamento di tutto il sistema-Paese attraverso il digitale è fondamentale per diventare agili: vale per lo Stato come per le imprese
IBM ha creato il Career Transition Center , che serve per riposizionarsi sul mercato del lavoro e creare competenze nuove tra gli addetti dell’impresa, dentro o fuori di essa. La filosofia è quella del reskilling
Dal 2020 gli attacchi hacker ai danni di settori chiave delle istituzioni europee sono raddoppiati. Una situazione che potrebbe aggravarsi con il conflitto in corso in Ucraina
Secondo Mauro Magatti, questi tempi fragili e precari rivelano il fallimento dell’illusione dei singoli di essere autonomi e indipendenti. Bisogna prendere coscienza dei legami e costruire un nuovo mondo basato sulla cultura della relazione
Sono figure professionali nuove che immaginano le città del futuro. Non solo urbanisti e architetti, ma anche sindaci, imprenditori, animatori di comunità. Elena Granata, docente del Politecnico di Milano, lo spiega