Nell’arco di tre anni è raddoppiato il numero di coloro che hanno deciso di lavorare da remoto viaggiando per lunghi periodi di tempo. In particolare, la “vanlife” ha generato grande interesse sui social. Ma scegliere di vivere e lavorare nel proprio furgoncino può comportare grandi difficoltà. Andiamo alla scoperta di luci e ombre di questo stile di vita, attraverso i racconti di chi lo ha abbracciato
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Sempre più persone si stanno convertendo a un nuovo modo di lavorare e vivere: da remoto e in giro per il mondo. Oggi sono oltre 35 milioni ma le proiezioni parlano di 100 milioni di lavoratori nei prossimi tre anni. Intorno al fenomeno sono fioriti servizi, dal reperimento degli alloggi alle scuole per i figli. L’esperienza di Patrizio Ambrosetti, pioniere del settore
Molti Paesi che, prima della pandemia, vivevano di turismo ora stanno cercando di ripartire seguendo una direttrice diversa: provano ad attirare i cosiddetti “lavoratori della conoscenza” che possono trasferirsi sul territorio per periodi lunghi
L’iniziativa di Venywhere offre servizi e alloggi ai professionisti interessati a lavorare in laguna per sei mesi o un anno. «Noi non facciamo ospitalità, ma vogliamo costruire una comunità» spiega il co-fondatore del progetto Massimo Warglien
Adattare il lavoro al proprio stile di vita, godere di maggiore libertà nella gestione del tempo, avere la possibilità di viaggiare e di spostarsi secondo i propri bisogni. Sono molte le ragioni che spingono al nomadismo digitale: un trend crescente non solo tra i giovani, anzi…
Con l’avvento della pandemia, la riduzione del turismo e lo sdoganamento dello smart working, sono molti i Paesi che hanno iniziato a introdurre visti speciali per attrarre lavoratori stranieri sul proprio territorio. L’Estonia è stata la prima, ma la lista si allunga di giorno in giorno
Se si può lavorare da casa perché non lavorare viaggiando? Il lavoro da remoto porta con se una rivoluzione della stanzialità umana. E già ci sono startup che offrono la possibilità di lavorare viaggiando.
Andarsene dal proprio Paese d’origine e cercare asilo in altri Stati può essere molto più complicato per le donne, così come trovarsi un lavoro e ricostruirsi una vita in terra straniera
In un momento in cui i ritmi sono sempre più pressanti, dovremmo tutti riappropriarci del significato più profondo di ciò che ci circonda per vivere giorni meno caotici e riscoprire la centralità dei valori. È questa la ricetta per essere più felici che ci suggerisce Carlo Petrini. Approfondiamo il tema nella nostra video-intervista
All’overtourism, un modo di viaggiare irresponsabile, che distrugge i luoghi, oggi si contrappongono diverse forme di turismo sostenibile che non cannibalizzano le destinazioni ma, al contrario, ne valorizzano le particolarità. Che cosa sono gli ecomusei e che ruolo hanno in questo contesto?