“Restituiamo la scuola ai ragazzi, non trattiamoli da disoccupati e cassintegrati”.
Gustavo Pietropolli Charmet, figura magistrale della psicoterapia in Italia, ci parla degli effetti del Covid-19 sui più giovani e del perché è fondamentale che possano continuare ad andare a scuola, nonostante la pandemia. Altrimenti il rischio è di avere “ragazzi sofferenti, annoiati, spaventati, soli e che si sentono abbandonati e privati del loro valore”.
Anzi, Charmet, che ha da poco scritto un libro molto utile per capire la società contemporanea (“Il motore del mondo”, ed. Solferino), va oltre e dice che la situazione che stiamo vivendo potrebbe addirittura diventare un’occasione di crescita e di apprendimento.
“In questo momento i ragazzi si stanno confrontando con materie importanti come la solitudine e la morte. La scuola dovrebbe cogliere questa opportunità e fare educazione alla morte, spiegare che la vita e la morte girano assieme”. Questo aiuterebbe i più giovani a diventare adulti maturi, forti e consapevoli. Soggetti sociali che cooperano alla salvezza dell’umanità.